Prima di capire l’opera d’arte è oggi sempre più necessario comprendere l’osservatore: ecco perché un recentissimo studio ne studia e definisce la percezione artistica
“Muovimi, stupiscimi, inquietami, fammi tremare, gemere, fremere, fammi vibrare di rabbia, e poi deliziami gli occhi, se non ti dispiace”. (Diderot)
(…) l’entrare in un museo incoraggia gli individui a rispondere positivamente a delle sorprese o a delle sfide
Nell’ultima fase, detta della Padronanza cognitiva, i fruitori dell’opera cercano di individuare e combinare tutte le informazioni raccolte nelle fasi precedenti