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Ognuno è tiranno di se stesso: Malvaldi e Le due teste del tiranno

Dal giallista del Barlume un saggio scientifico che con ironia si interroga sulla matematica come strumento di libertà reale

di Pasquale Allegro

Marco Malvaldi mette un po’ da parte la sua inventiva tinta di giallo (celebre la serie dei vecchietti del Barlume) e torna – forse per deformazione professionale, oppure per spirito di abnegazione visti i tempi carenti per una guida etica al calcolo della libertà – a riprendere contatto con il mondo reale, quello fatto di formule e raziocinio.

Eppure, Le due teste del tiranno. Metodi matematici per la libertà (Rizzoli) è un saggio in cui l’autore racconta come la matematica dischiuda la propria bellezza a chi sappia indossarne la luce per comprendere il mondo. Un po’ come con gli occhialini 3D: gli occhi osservano rosso e ciano ma profondamente raccolgono tutto.

È una conquista: per essere liberi infatti ci vuole coraggio, tanto più per una libertà che ci venga restituita come possibilità del pensiero scientifico di interpretare i nostri giorni, il giorno che ci accade adesso e ci sorprende oltre ogni algoritmo, e ciò che abbiamo ancora il potere di fare. Guardano lontano i numeri, cosa potrebbe mai soffocare il loro infinito rincorrersi, virgola dopo virgola?
…l’ambiguità e il disorientamento sono gabbie, in questa tirannia senza riparo in cui “la libertà che impediamo è la nostra libertà di pensiero”
Malvaldi affronta la questione in modo concreto, guarda al mondo e ai suoi abitanti, come è giusto per ogni esperimento che sia scintilla e non bolla d’aria, e offre un viaggio sorprendente a cavallo della scienza che parla il linguaggio della realtà, per farci comprendere la vita che viviamo. Con i numeri e il loro carico emozionale (ah, questo è rivoluzionario: la bellezza dei numeri salverà il mondo!) possiamo rivolgere uno sguardo nuovo intorno alle cose, di comprensione di un ordine. Perché l’ambiguità e il disorientamento sono gabbie, in questa tirannia senza riparo in cui “la libertà che impediamo è la nostra libertà di pensiero”.
Eppure Malvaldi ci offre un rifugio aperto da più lati, un metodo niente affatto rigido che vale per tutti, nessuno escluso: tutti abbiamo accesso al ragionamento, giusto o sbagliato che sia, ma che sia libero. Tutti possiamo costruire un rapporto autentico con il mondo se accettiamo di ribellarci come questa matematica sregolata, ma unica e sola. E un tre non è che un otto esploso per troppa libertà.

Marco Malvaldi è nato a Pisa dove vive tutt’ora. Scrittore, chimico ed ex ricercatore dell’università di Pisa, è diventato un romanziere celebre con una serie di gialli pubblicati da Sellerio. A questi si aggiungono i saggi, come Le regole del gioco (2015) e L’infinito tra parentesi (2016) per Rizzoli, dove il pensiero scientifico e la matematica in particolare vengono riconosciuti come strumenti di possibilità e libertà.
MARCO MALVALDI
Le due teste del tiranno. Metodi matematici per la libertà
Editore: Rizzoli
Collana: Saggi
2017, 256 pag.
18,00 euro