Sign up with your email address to be the first to know about new products, VIP offers, blog features & more.

Tuo figlio non mangia le verdure? La soluzione è il teatro motivazionale

Trovata la soluzione più salubre e intelligente possibile alla ben nota riluttanza dei bimbi verso le verdure: il teatro motivazionale è la risposta, e i suoi personaggi veri e propri eroi…ortofrutticoli!

di Vittoria Gargano

Fare mangiare frutta e verdura ai propri figli è una delle imprese più ardue per le mamme e i papà di ogni tempo. Su questo concorderanno in molti, così come sul fatto che fantasia e immaginazione sono cibo quotidiano dei nostri bambini.

Ebbene, basta introdurre nei loro piatti questi due ingredienti per educarli a mangiare in modo salutare e sedimentare in loro ottime abitudini alimentari. In che modo? Lo spiega lo studio di fattibilità condotto dall’Head Start (istituto comprensivo) di Houston e approvato dal Baylor College of Medicine (Houston, TX, USA) che ha raggiunto l’obiettivo di aumentare il consumo di verdure nella dieta dei bambini in età prescolare (3-6 anni), introducendo un approccio vincente grazie al teatro motivazionale.
Per quattro settimane consecutive, sono stati completamente assorbiti dalla visione di quattro puntate di un ‘puppet show’
Attraverso personaggi costruiti ad hoc come modelli di forza ed energia, canzoni dai messaggi esortativi e una trama coinvolgente, i bambini dell’istituto comprensivo di Houston sono stati trasportati in un mondo immaginario fatto di eroi dai colori vivaci, dal rosso pomodoro al giallo banana.
Per quattro settimane consecutive, sono stati completamente assorbiti dalla visione di quattro puntate di un puppet show appositamente ideato per loro e rapiti dalla capacità immersiva unica della narrativa. Al termine dello studio, non solo il consumo di verdure nei piatti dei piccolissimi è aumentato, ma è altresì accresciuta la volontà di mangiare cibi sani.
È noto come, escludendo le patatine fritte, i bambini nutrano un’ancestrale antipatia verso ogni tipo di ortaggio, ma i comportamenti dietetici avviati nella prima infanzia possono persistere nell’età adulta condizionandone lo stile di vita. Perciò, assimilare fin da piccoli i fondamenti di una dieta sana ridurrebbe il rischio, da grandi, di sviluppare malattie croniche.
Lo studio è stato condotto su due gruppi di minoranza etnica a basso reddito (afro americani e ispanico americani) con un rischio molto elevato di sviluppare obesità e tumori. Protagonisti 253 bambini (128 nel gruppo di intervento, 125 in quello di controllo) e rispettive famiglie, con la collaborazione degli insegnanti dell’istituto. Inizialmente, maestri e genitori sono stati intervistati e sottoposti a questionari riguardanti sia le caratteristiche culturali che, più specificamente, gusti e abitudini alimentari dei più piccoli: ciò ha permesso di raccogliere informazioni per la costruzione e lo sviluppo di un soggetto e 3 personaggi.
In ogni puntata, una nuova conoscenza: carote e patate dolci forniscono vitamine A e C, pomodori e piselli sono fonti di licopene e vitamina B: il tutto reso noto a suon di motti e canzoni
Per abbattere i costi e rivolgersi a un pubblico più ampio, alla rappresentazione dal vivo si è poi preferita la riproduzione in formato dvd di un cartoon di quattro episodi da venti minuti l’uno. Reggie Veggie, Judie Fruity e Bag Boy sono i personaggi che hanno fatto innamorare i bambini. Reggie Veggie, dalle sembianze di un pomodoro muscoloso, è l’eroe della saga: brillante, forte e pieno di energia, è il mentore del gruppo, composto anche dalla dolce Judy Fruity, intelligente e grande consumatrice di mele e banane e, infine, Bag Boy , il wanna be loser, un ragazzo fragile e stanco, buono solo a mangiare patatine e caramelle.
In ogni puntata, una nuova conoscenza: carote e patate dolci forniscono vitamine A e C, pomodori e piselli sono fonti di licopene e vitamina B: il tutto reso noto a suon di motti e canzoni, usando broccoli come paracaduti e palloncini di mele per volare in cielo.
Proprio intonando Eating vegetables give you the power to play (mangiare verdure ti dà il potere di giocare), Reggie Veggie e Judy Fruity convincono Bag Boy ad assaggiare gli ortaggi: assistiamo così alla sua trasformazione in un energico supereroe. I bambini, che ogni lunedì hanno guardato a scuola una nuova puntata della saga, hanno mostrato una grande identificazione in tutti e tre i personaggi.
Il trasporto narrativo ha trascinato i piccoli in una dimensione in cui dominio emotivo e cognitivo coesistono, permettendo così un vero processo di apprendimento. Grande impatto e incidenza hanno dunque avuto i jingle che i bambini, a detta dei genitori, hanno continuato a cantare e a ballare, terminato lo studio, per diversi mesi.
Accanto alla visione dei dvd, ai genitori è stato poi assegnato il compito di preparare degli snack salutari insieme ai figli. Ciò ha responsabilizzato i bambini nelle scelte alimentari, i quali, avendo avuto un ruolo attivo nella preparazione di ricette verdi, hanno riferito di sentirsi ‘grandi’ e simili ai loro eroi.
Nel gruppo di intervento, rispetto a quello di controllo (le cui abitudini alimentari sono rimaste invariate), il consumo di frutta e verdura è aumentato e con esso una maggiore sensibilità al gusto.

Tuttavia, al termine del più che soddisfacente studio, sia i bambini che i genitori hanno sentito una mancanza ed espresso dunque la richiesta di conoscere dal vivo i personaggi del cartone animato, richiesta che si trasformerà in uno spettacolo con dei veri burattini: una performance teatrale più tradizionale e tangibile che andrà a coinvolgere tutti e cinque i sensi.
Ecco dunque una ricerca che riaccende la consapevolezza che un dramma, inteso come narrazione o storia da raccontare, col suo linguaggio unico ma declinabile, resta un veicolo prezioso per trasmettere conoscenza. I più piccoli imparano, senza sforzo alcuno, protetti nella dimensione del gioco: se lo si proponesse nelle nostre scuole?